Vieni qui, mettiti in ginocchio. Proprio nel posto che ti spetta.
Guardati: patetico, debole, non vali nulla se non quello che ti do io.
Il tuo posto è sotto il mio culo divino. Quello è il tuo posto. Non sei altro che ciò che tollero sotto di me. Tutto il tuo orgoglio, tutta la tua volontà - tutto sparito. Solo ciò che io faccio di te.
E più ti spingo in basso, più ti ecciti, giusto? Sei dipendente dal modo in cui ti tratto come un rifiuto. Vivi solo grazie a me che ti sminuisco.
Tu hai bisogno di me, mentre io non ho bisogno di te. È questa la differenza. Sono io che decido se farti respirare, se darti un po' di attenzione. Senza di me non sei niente, con me sei il mio zerbino.
Quindi inginocchiati. Obbedite. E siate grati che vi sia permesso di stare sotto di me.